Occorrente:
- Un BIT nuovo
- Una calamita
- Una penna
- Occhio vigile
Prendiamo la calamita e la passiamo più volte sulla banda magnetica del nostro biglietto, lasciando mezzo centimetro di margine da ogni lato; questa operazione renderà inutilizzabile il biglietto, mentre il mezzo centimetro di margine permetterà alla obliteratrice di riconoscere il biglietto e di tentare l'obliterazione.
Il resto del meccanismo è simile all'episodio precedente.
Appena individuate il controllore prendete la penna e con calma iniziate a obliterarlo a mano, scrivendo data e ora.
Se il controllore vi dirà che dovevate obliterare il biglietto appena saliti, voi vi giustificherete dicendo
- che eravate saliti alla fermata prima
- che avete tentato inutilmente di obliterare il biglietto (porgete con calma il biglietto al controllore e chiedete di metterlo nella macchinetta)
- che stavate obliterando il biglietto a penna
A questo punto il controllore proverà ad inserire il biglietto nell'obliteratrice che dopo essersi lamentata per diversi secondi sputerà il biglietto senza averlo obliterato.
Il motivo è presto detto: la macchinetta usa i dati della banda magnetica per capire di che biglietto si tratta e verificare se il biglietto non è obliterato. Se il biglietto è nuovo registra sulla banda magnetica la data di scadenza del biglietto e stampa dall'altro lato data e ora di fine validità.
Le considerazioni che vanno oltre l'ironia sono sempre le medesime: a
Roma ci sono scarsi controlli e un meccanismo di vigilanza che fa acqua
da tutte le parti. Essere un saltator di tornelli è facile e non ha
controindicazioni (almeno per il momento).
Ciao e alla prossima.
P.S. Se decidete di non pagare il biglietto evitate di lamentarvi dello schifo che fa il trasporto pubblico romano, perchè anche voi, non pagando, siete causa di questo sfacelo